In questo periodo covid evito il più possibile di frequentare i cinema.
Compenso lo svago serale con netflix.
Spesso vengo attratto da copertine o titoli accattivanti ma fatti con attori e registi sconosciuti.
Mi sono sempre auto-convinto dicendo, no dai, questo film deve essere figo anche se non ci sono attori di primordine. Puntualmente sono stato smentito, abbindolato dai classici specchietti per le allodole mi sono sempre trovato a vedere trame e recitazioni mediocri, più spesso di bassissimo livello.
Così per evitare ulteriori fregature mi ributto su film con attori famosi, su registi importanti , cast stellari, insomma meglio andare sul sicuro… un bel film con Rober De Niro e via!
Io penso che lo stesso possa valere per i coltellinai.
In questo mondo virtuale, i neo coltellinai nascono come funghi, producono e vendono, sanno muoversi sui socia,l creano marketing accattivanti, foto filtrate o photoshoppate, ,insomma anche qui specchietti per le allodole.
Si fanno chiamare Maestro già dopo il quarto coltello, spesso non hanno mai affrontato il pubblico neppure di una prima mostra, e forse neppure mai faranno una mostra, gli basta stare su fb.
Non ci si può improvvisare coltellinai senza avere affrontato un percorso lungo spesso costellato di successi e di fallimenti, senza avere testato numerosi materiali, tipi di lavorazioni, insomma non esiste una scorciatoia se si vuole crescere verso più alti livelli.
Così mi è venuto in mente il paragone tra attori e coltellinai. La gavetta deve essere sempre d’obbligo per qualsiasi attività, a maggior ragione se l’ attività contempla una vena più o meno artistica.
Non ci si improvvisa ne attori ne coltellinai.
E chi compra coltelli sperando di avere scoperto il Loveless del futuro è bene che sappia che di coltellinai del calibro del mitico Bob ne è nato solo uno. Dubito ne nasceranno altri.
Finirà anche questo momento critico, vinceremo anche la pandemia.
Ricominceranno le mostre dove gli appassionati ed i collezionisti si incontreranno nuovamente ai tavoli dei coltellinai. Si potranno toccare i coltelli, valutare le finiture, ma soprattutto gli appassionati potranno farsi raccontare dai maker come è nato quel coltello che ci sta prendendo il cuore. Ci trasmetteremo vibrazioni solo guardandoci negli occhi. Vedremo se all’ uscita di questa crisi i nuovi maker apparecchieranno i tavoli delle mostre, se avranno voglia ma soprattutto il coraggio di mettersi in gioco seriamente, presentandosi dal vivo e non dietro un monitor.
E gli appassionati che in questi mesi chiusi in casa non hanno resistito al fascino del nuovo maker Roberto De Nigro probabilmente si troveranno con in mano un pugno di mosche, o forse meglio dire con un brutto coltello, neppure facilmente rivendibile. Anche questa sarà esperienza per i futuri acquisti. Come dicevano i vecchi: l’ esperienza entra dalle ferite io aggiungerei dalle ferite ma anche dalle inculate.
Ci vedremo al più presto alle prime mostre, ed io ci sarò.
Stay safe and healthy.