Schizzo di vita 2018
Jim Kelso ha iniziato la sua carriera artigianale/artistica nel 1970 studiando costruzione di barche al Seattle Community College. Dopo aver acquisito abilità nella lavorazione del legno, iniziò presto a costruire strumenti musicali a corda, concentrandosi sull’ornamento e sviluppando le sue abilità nell’intaglio e nell’intarsio. Nel 1974 inizia a studiare l’incisione su metallo, applicata a parti di banjo, e successivamente armi da fuoco, coltelli e spade e altri oggetti.
Questa base in abbellimenti qualificati è sbocciata in un’espressione più artistica con l’introduzione di Jim all’arte giapponese, in particolare alla lavorazione dei metalli, nel 1981. Kelso ha così ricevuto due borse di studio per arte del metallo e del legno in Giappone nel 1988 e nel 1997. Lì ha incontrato molti dei migliori artigiani/artisti del metallo e del legno, incluso il suo insegnante di metallo principale Sakai Masaichi (Toshimasa). Sempre nel 1988 Kelso è stato onorato di essere incaricato di impugnare una spada in collaborazione con Yoshindo Yoshihara, un importante fabbro giapponese, conosciuto anche in Italia per i suoi seminari fatti anni fa a Scarperia.
Intorno al 1985 Jim iniziò a progettare e produrre netsuke, gioielli e scatole in metalli preziosi, leghe giapponesi e smalti, fondendo tecniche ed estetiche giapponesi ed europee. Questo ha iniziato un periodo gratificante di esibizione in fiere di artigianato di fama nazionale, tra cui lo Smithsonian Craft Show e il Philadelphia Museum Craft Show, vincendo il primo premio nel 1995.
Il lavoro di Jim ha ottenuto premi in mostre nazionali e internazionali tra cui il Philadelphia Museum of Art Craft Show, l’Art Knife Invitational, il Paris Custom Knife Show e il Knifemakers’ Guild Show.
Mentre la sua carriera si sviluppa, Jim continua a esporre e ad essere collezionato ampiamente negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. In particolare, il suo lavoro è stato acquisito dalla Renwick Gallery dello Smithsonian e dal Museo Kiyomizu-Sannenzaka di Kyoto, dove i suoi pezzi sono stati esposti insieme ai maestri della lavorazione dei metalli Unno Shomin e Shoami Katsuyoshi.
Collezioni degne di nota con il suo lavoro includono la Renwick Gallery of the Smithsonian, HIH Princess Takamado, Fleur Bresler, Eugene & Shirley Cordes, Thomas Edson,
Robert Kinsey, David Mamet, Laurence & Marlene Marton, Valter Somaschini e Sylvester Stallone.
Kelso ha tenuto conferenze e dimostrato presso il Freer/Sackler of the Smithsonian, il Boston Museum of Fine Arts, il Colorado Metalsmiths, la Society of North American Goldsmiths e l’International Netsuke Society, nonché in numerose sedi regionali. Il suo lavoro è stato descritto in e sulle copertine di molti libri e periodici.
La continua ricerca e lo studio di nuove tecniche e forme di Jim lo hanno portato al suo attuale obiettivo di realizzare scatole, vasi, sculture e kenbyo (schermi di visualizzazione) in legno, metallo e materiali speciali, il tutto con l’obiettivo di esprimere il suo amore per la natura divina.
Dichiarazione dell’artista
In mezzo al caos e alla fretta della cultura moderna, la vita è piena di bellezza e mistero se solo riusciamo a trovare un tempo, un luogo e un metodo per calmare le nostre menti. Trovo spesso quei momenti mentre girovago o mi siedo in un luogo appartato e rigenerante nei boschi.
Vicino a casa mia, nel nord del Vermont, ci sono molti luoghi fisicamente belli con cascate d’acqua, alberi e formazioni rocciose. A volte è presente anche qualche elemento impossibile da descrivere. È una presenza sentita, luminosa, palpabile come qualsiasi oggetto fisico. È in tali luoghi che la mia mente può rilassarsi ed essere in sintonia con la Natura nei minimi dettagli e, a sua volta, con il Potere Creativo oltre le mutevoli forme esteriori.
È la sensazione ineffabile di questi momenti che desidero trasmettere attraverso il mio lavoro, indipendentemente dal mezzo, dalle tecniche, dalla scala o dallo stile. La mia immaginazione emerge sempre più come il mio più grande alleato e, se avrò successo, il mio lavoro stimolerà un senso di connessione con il mondo naturale in coloro che lo vedono.
Molte volte è la più semplice relazione o giustapposizione di elementi di design che è la più bella o evocativa, come spesso si trova nell’arte giapponese. Inoltre, come i giapponesi, abbraccio la totalità della natura, compresa l’effimero, il decadimento, la morte, la familiarità e la semplicità, nonché gli ideali più convenzionali di bellezza, armonia ed equilibrio.
Louie Mills and J. Kelso
Mi piace creare oggetti facili da impugnare e maneggiare. Penso che questa scala intima e la qualità tridimensionale aiutino sia me stesso che lo spettatore a focalizzare la nostra attenzione e, in una certa misura, ad entrare in un mondo diverso.